Dimentica il concetto che gli uomini dovrebbero rispettare le donne perché sono le loro figlie, madri e sorelle. Assimila, invece, la convinzione che gli uomini dovrebbero rispettare le donne perché sono persone.
Il femminismo non deve rendere le donne più forti. Le donne sono già forti. Si tratta di cambiare il modo in cui il mondo percepisce la loro forza.
Nella Roma imperiale, le donne portavano capelli in stili complicati e molto elaborati. Mentre l’abbigliamento aveva uno stile sobrio e pratico. Dall’epoca dell’impero romano fino ad arrivare al Medioevo, la maggior parte delle donne lasciava crescere i propri capelli in modo naturale. e talvolta le loro acconciature arrivavano fino alla vita. L’abbigliamento ebbe la sua prima grande evoluzione, con vestiti e cappelli dai colori e disegni molto arditi. E’ proprio da quel periodo che in Europa il cambiamento e l’innovazione rapida degli stili del vestiario si modificano e si rinnovano. E infitti gli storici e coloro che seguono il costume fanno risalire l’inizio della moda occidentale. Tutto ha inizio dalla metà l XIV secolo che si può rilevare, vedendo le molte pitture e molti disegni dell’epoca e dai manoscritti il cambiamento radicale Ie veloce cambiamento della moda, Si ebbe un rapido accorciamento delle “braghe” (pantalone) alla vita e alla fine del polpaccio, spesso accompagnato dall’ “imbottitura” del petto, per farlo sembrare più grande e virile. Questo creò un vestiario prettamente occidentale e un abbigliamento creato su misura che consisteva in corti giacchetti con le maniche a “bombolo” e pantaloni aderenti corti al polpaccio.
In molte culture, spesso per ragioni religiose e pudiche, i capelli delle donne erano coperti quando si trovavano in pubblico, soprattutto in in famiglie borghesi bigotte o comunità europee ortodosse. I capelli della gente ortodossa europea erano spesso rasati o tagliati molto corti e coperti di parrucche. Solo dalla fine della prima guerra mondiale le donne hanno iniziato a portare i capelli sciolti e in stili abbastanza naturali. A partire dagli anni ’60 fino alla fine degli anni ’70, unomini e donne lasciavano i capelli molto lunghi.
Le acconciature quasi sempre sono state e lo sono ancora oggi il tratto distintivo della classe sociale, età, stato civile, identificazione razziale, credenze politiche e atteggiamenti sul genere.
Nelle prime acconciature maschi del XVII i capelli vennero lasciati più lunghi con boccoli, riccioli e onde, e si esaltò una moda frivola, con trucco pesante e abbigliamento, fatto di crinoline merletti e svolazzi, sia per uomini e donne.
La moda è sempre stato un modus vivendi, per sfoggiare il proprio status Symbol, uno stile o una pratica popolare, specialmente in abbigliamento, calzature, accessori, trucco, acconciatura e corpo. La moda è una tendenza distintiva e spesso costante nello stile in cui una persona si veste. Sono gli stili prevalenti nel comportamento e le nuove creazioni dei progettisti tessili. Nel tempo si è distinto il vestire con due termini: il “costume” relegato ai vestiti di fantasia o abbigliamento in maschera e il termine “moda”, che significa abbigliamento in generale compresi i nuovi stili e lo studio di nuove linee e creazioni. Oggigiorno benchè l’abbigliamento sia ancora distinto fra i due sessi, maschile e femminile, ultimamente ci sono tendenza di moda androgene.
Nella Roma imperiale, le donne portavano capelli in stili complicati e molto elaborati. Dall’epoca dell’impero romano fino al Medioevo, la maggior parte delle donne lasciava crescere i propri capelli in modo naturale e talvolta le loro acconciature arrivavano fino alla vita.
[La nozione di un’industria della moda globale è un prodotto dell’età moderna. Prima della metà del XIX secolo, la maggior parte degli indumenti è stata su misura. Prima è stato fatto a mano per gli individui, sia come produzione domestica che in ordine da sarti.All’inizio del 20 ° secolo, con l’ascesa di nuove tecnologie come la macchina da cucire.]
Sebbene l’industria della moda ha sviluppato prima in Europa e in America, dal 2015, è un’industria internazionale e altamente globalizzata, con abbigliamento spesso progettato in un paese, fabbricato in un altro, e venduto in tutto il mondo.Ad esempio, un’azienda di moda americana potrebbe fondare il tessuto in Cina e avere i vestiti fabbricati in Vietnam, rifiniti in Italia.
Spedito in un magazzino negli Stati Uniti per la distribuzione a punti vendita al dettaglio a livello internazionale. L’industria della moda è stata a lungo uno dei più grandi datori di lavoro negli Stati Uniti, e rimane così nel 21 ° secolo. Tuttavia, l’occupazione U.S. è diminuita notevolmente come la produzione sempre più spostata all’estero, specialmente alla Cina.]
Poiché i dati sull’industria della moda sono in genere segnalati per le economie nazionali ed espresse in termini di molti settori separati del settore, cifre aggregati per la produzione mondiale di tessuti e indumenti sono difficili da ottenere. Tuttavia, con qualsiasi misura, l’industria dell’abbigliamento rappresenta una quota significativa della produzione economica mondiale. L’industria della moda è composta da quattro livelli.
Questi livelli consistono in molti settori separati ma interdipendenti. Questi settori sono progetti tessili e produzione, design della moda e produzione, vendita al dettaglio della moda, marketing e merchandising, spettacoli di moda e media e marketing. Questi settori sono progetti tessili e produzione, design della moda e produzione, vendita al dettaglio della moda, marketing e merchandising, spettacoli di moda e media e marketing. Ogni settore è dedicato all’obiettivo di soddisfare la domanda dei consumatori per l’abbigliamento in condizioni che consentono ai partecipanti al settore di operare a un profitto.