(Da “viaggiosoloandata.it)
Ti trovi davanti un panorama mozzafiato e ti stai chiedendo come fotografare le montagne al meglio? Così grandi, così possenti che meritano un scatto pensato e curato.
Beh con questo articolo fotografare montagne non sarà mai più un problema!
Le montagne affascinano da sempre i fotografi, ma seppure siano un soggetto così grande, non sono affatto facili da immortalare.
Intanto perché, proprio per la loro dimensione, è facile dimenticare che l’occhio umano non vede ciò che riesce a inquadrare una lente, per cui paesaggi che a noi sembrano bellissimi saranno semplicemente banali in foto, se non irrealizzabili per motivi di spazio.
Poi per la luce, che spesso è caratterizzata da luci e ombre molto nette, che rendono difficile ottenere i mezzi toni, o sbagliare completamente il contrasto di una scena.
Infine, considera che per le inquadrature migliori spesso si è costretti a camminare per ore con i pesanti zaini fotografici sulle spalle. E sappiamo bene che la montagna va sempre rispettata e affrontata con le giuste misure di sicurezza.
In qualunque periodo dell’anno, il meteo cambia velocemente, ci si può perdere o rimanere feriti.
È sempre bene avventurarsi a fotografare montagne con qualcun altro insieme a noi.
Avere una mappa e delle scorte di cibo e acqua e una torcia nel caso ci attardiamo, perché in montagna… il buio arriva in fretta, coperto dalle grandi cime che ci circondano.
Senza contare che a volte per avere la luce migliore dobbiamo muoverci prima dell’alba in modo di trovarci nel posto giusto al momento giusto.
Indice dei contenuti
Impostazioni base della camera per fotografare le montagne
Insomma considerando che abbiamo raggiunto in nostro punto panoramico, magari in macchina (che non siamo mica tutti Walter Bonatti dai ;))…..
ora come facciamo la foto?
Intanto diamo un’occhiata che la camera sia impostata in maniera ottimale.
La qualità del file va tenuta sempre su RAW, il che vuol dire avere il massimo delle informazioni della nostra foto.
Poi impostiamo il bilanciamento del bianco (WB) sulla modalità giusta (“sole, nuvoloso, ombra etc”) in base alle condizioni atmosferiche.
Qualcuno vi potrà dire di lasciarla in automatico, ma ora vi spiego perché io non lo faccio più.
Saprete che scattando in raw potete andare a modificare questo parametro facilmente anche in postproduzione, ma con l’esperienza ho imparato che la modalità automatica non è performante in tutti i modelli di camera (e non parlo solo della fascia economica).
A volte in una stessa sessione di shooting ti porta ad avere foto con WB diverso tra loro senza alcun motivo, sarete costretti ad andare a mettere mano al bilanciamento del bianco ad ogni singola immagine per farle combaciare tra loro.
Emh, no thanks!
Composizione e lunghezza focale per fotografare le montagne
Ci verrebbe da pensare che con un soggetto così grande, il grandangolo sia la soluzione migliore…Beh non è sempre così, dipende da diversi fattori.
Poniti queste due domande quando scegli la lunghezza focale:
- Il primo piano vicino a noi è bello? O per lo meno, è privo di oggetti che disturbano come cartelli segnaletici o auto, ecc?
- La montagna è abbastanza vicina a noi per avere un’inquadratura interessante?
Se la risposta a queste domande è affermativa, allora quello che dobbiamo fare e cercare un soggetto interessante da tenere in primo piano.
Potrebbero essere degli amici o dei fiori di montagna, qualunque cosa che ci aiuti a rendere lo scatto più interessante e tridimensionale.
Semplicemente abbassiamo la camera cercando una composizione che grazie al soggetto in primo piano ci dia il senso della profondità.
Ma se invece il grandangolo non è un’opzione possibile?
Possiamo sempre fare belle foto alle montagne?
Ebbene sì, anzi io spesso scelgo di fotografare le montagne con un teleobiettivo.
Il motivo oltre ai precedenti elencati, è che spesso la luce accarezza solo alcuni dettagli, regalandoci immagini incredibili, che solo in questo modo potremmo cogliere.
Poi c’è sempre da considerare che nei punti panoramici dove ben si presta il grandangolo, saranno in molti a fare le stesse foto, con il classico effetto scontato “foto da cartolina”.
Quindi utilizzare una focale lunga – la mia preferita è tra 70mm e 200mm – ci permetterà di creare immagini più “originali” dalla stessa location.
Impostazioni pre scatto
Ci siamo quasi, abbiamo raggiunto il nostro spot, scelto la lente e composto l’immagine, ma ora arriva il bello, non possiamo sbagliare proprio adesso!
Prendiamoci ancora un minuto per settare la camera in manuale per garantire il massimo della resa.
Chiudiamo il diaframma a f11 (nella camera è raffigurato con la lettera F): in questo modo avremo quanta più area possibile a fuoco. Questo perché metteremo il focus nel punto di iperfocale, cioè il punto che, nella lente, separa ciò che è a fuoco da ciò che non lo è.
Tanto più la nostra lunghezza focale sarà lunga, tanto più lontano sarà il punto di inizio dell’iperfocale.
Ti faccio un esempio: con una fullframe f11 24mm e mettendo a fuoco un punto nell’orizzonte, dopo circa 1,80 metri di distanza dalla camera avremo tutto a fuoco.
Mentre con lo stesso corpo macchina, sempre f11 ma questa volta con un 200mm, e sempre puntando nello stesso punto nell’orizzonte, per 110 metri dalla camera non avremo il fuoco.
Qui puoi trovare delle app gratuite per il cellulare che ti aiutano a calcolarlo in base a camera, lente e distanza.
Android(HyperFocal Pro)
Apple: (SetMyCamera)
Gli Iso li mettiamo al minimo che la nostra attrezzatura ci consente, in genere le entry level partono da un minimo di iso 100 mentre quelle più di fascia alta arrivano ad un minimo di 50 o meno.
A questo punto non ci resta che aggiustare i tempi di scatto, che andremo a settare in base a quello che ci dice l’esposimetro della camera.
Attenzione! visto il diaframma chiuso, e con il sole che si potrebbe essere andato a nascondere dietro le cime, ci potremmo trovare ad aver bisogno di abbassare i tempi di scatto sotto il limite di sicurezza.
Ricordiamoci la regola per gli scatti a mano: per non avere mosso, il tempo minimo di sicurezza deve essere almeno pari o superiore all’inverso della lunghezza focale.
Un esempio: con una lunghezza focale di 24mm dovremmo almeno tenere 1/24 che andiamo ad arrotondare in positivo con 1/30, visto che 1/24 non lo possiamo mettere.
Se avessimo montato in macchina un 50mm avremmo dovuto scattare almeno a 1/50, e per un 200mm almeno a1/200.
Comunque ti consiglio di non andare mai sotto1/30 di secondo! Neanche con un 18mm, perché per quanto possiamo stare fermi e stabili sotto questa cifra è davvero facile sbagliare.
Nel dubbio io porto sempre con me un cavalletto o un gorilla pod, in questo modo evito di dover alzare gli ISO che tendono a degradare la qualità dell’immagine.
Questo si va a vedere soprattutto nelle camere di fascia medio/bassa.
Il treppiede è importante che sia ben fatto altrimenti non evita il micro mosso dalle foto che va a rovinare tutto il lavoro fatto fin ad ora, senza contare che su di esso montiamo la camera, la cosa forse più importante nella vita di un fotografo….non vogliamo ci faccia cattivi scherzi!
Se vuoi scattare in maniera professionale un buon treppiede è fondamentale, di seguito ho messo il link ai migliori (qualità prezzo) che trovate sul mercato, senza spendere una cifra esorbitante ma con il 100% della affidabilità.
Non ti resta che goderti il paesaggio e scattare!
Per sicurezza ti consiglio di fare sempre più foto per ogni inquadratura. E se hai la possibilità di aspettare che la luce cambi sul volto della montagna, fallo, per ottenere scatti diversi tra loro.